Ecobonus: posso usufruirne se non ho il contratto registrato?

La risposta è sì. Ma vediamo di chiarire meglio il concetto…
Secondo l’Agenzia delle Entrate per richiedere l’Ecobonus per lavori di riqualificazione energetica, è necessario che gli immobili oggetto di sistemazione siano “posseduti o detenuti” dal contribuente. Ma cosa succede se non si ha un contratto registrato? Come ad esempio nel caso di dimora presso l’abitazione di proprietà dei genitori o dei suoceri?
Stando alla sentenza numero 1281/2018 della Commissione Tributaria (Ctr) dell’Emilia Romagna si può ugualmente usufruirne ed è errata la prassi, messa in atto dall’Amministrazione finanziaria, di richiedere la dimostrazione della “detenzione” dell’immobile attraverso la presentazione di un contratto di comodato d’uso registrato. E infatti si legge: “la registrazione del contratto di comodato, ai fini dell’agevolazione, si riferisce al rapporto tra soggetti terzi e non costituisce un dato obbligatorio, tanto è vero che la stessa Agenzia ha ritenuto superflua non solo la registrazione, ma l’esistenza stessa di un contratto di comodato per le spese sostenute da un familiare convivente sull’immobile di proprietà dell’altro familiare”.
Nel caso in specie, il contribuente aveva presentato un certificato di residenza e le fatture dei lavori relative alla riqualificazione energetica. Documenti dai quali si evinceva la “detenzione” dell’immobile.